Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un vero e proprio boom di immissione sul mercato di prodotti cosiddetti “biologici”. Il settore è in forte espansione.
Se già non l’abbiamo fatto, poniamoci alcune domande:
– cos’è un prodotto biologico?
– come si riconosce il vero biologico?
Ed ora, cerchiamo le risposte. Cos’ha di tanto speciale il biologico e soprattutto perché i consumatori dovrebbero preferirlo ai prodotti convenzionali.
Un vero prodotto biologico è un prodotto proveniente da un tipo di lavorazione che esclude l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi e che non permette una contaminazione di Ogm, nel totale rispetto dell’ambiente. Questo significa che, ad esempio, per quanto concerne l’agricoltura, la fertilizzazione dei terreni è resa utilizzando concimi organici e minerali naturali e la stessa difesa dai parassiti viene realizzata attraverso l’uso di prodotti e di sistemi di origine naturale e a basso impatto ambientale. E che nell’allevamento ai capi di bestiame sia riservato un trattamento idoneo lontano dallo sfruttamento, con attenzione agli spazi di movimento, all’alimentazione a base di mangimi biologici, alle cure somministrate, l’età di macellazione e via dicendo.
Esistono regole ben precise affinché un prodotto possa considerarsi biologico, dettate dal regolamento della Comunità Europea che definisce nel dettaglio tutte le norme da seguire nella preparazione del prodotto e nella sua etichettatura per la commercializzazione. Dal regolamento si evince che gli elementi basilari che non possono assolutamente essere ovviati sono relativi, nel caso dell’agricoltura, alla scelta del terreno (il quale deve essere lontano da fonti potenzialmente inquinanti come le autostrade o le fabbriche), alla conversione del suolo (che non può essere inferiore ai due anni), all’utilizzo del concime (possono essere usate soltanto sostanze di tipo organico, residui di colture precedenti e il sovescio, consistente nel sotterramento, dopo la raccolta, di piante che arricchiscano il terreno di composti organici) e dei pesticidi.
Ma attenzione alle soglie di tolleranza a proposito di pesticidi, antibiotici e Ogm previste per i prodotti bio. Dibattuti anche molti punti del nuovo regolamento europeo che entrerà in vigore dal 2021, che aprirebbe controversie sulla possibilità di importazioni facilmente suscettibili a frodi, mancate garanzie sulle contaminazioni accidentali e debole rigorosità delle norme, con dubbio aumento degli standard qualitativi.
Il canale preferenziale per la commercializzazione del bio rimane oggi la Gdo (grande distribuzione organizzata, la rete capillare di supermercati, ipermercati e grandi magazzini), in cui confluiscono i prodotti delle grandi industrie agroalimentari.
La competizione tra tutte le realtà protagoniste del mercato è alle
stelle, riconoscere nei vari punti vendita un prodotto veramente biologico, può
non essere così semplice.
Per non incorrere in confusione, il consiglio è di ragionare ognuno con la
propria testa, prediligere prodotti ai quali produttori sia possibile risalire
direttamente, la cui tracciabilità sia concretamente accessibile e verificabile
dai più, che garantiscano trasparenza non solo sullo stabilimento di
provenienza del prodotto finito ma anche sull’origine di ognuna delle materie
prime utilizzate per la preparazione dei prodotti trasformati. La filiera deve
essere corta non solo perché così pubblicizzato, ma perché effettivamente
corrispondente alla realtà di fatti personalmente riscontrabili. Abbiamo il
diritto ad essere informati e il dovere di informaci, nell’interesse della
nostra salute e di quella dei nostri cari.
Sappiate che in particolare i pesticidi, possono essere del tutto sostituiti da estratti di piante officinali, da insetticidi vegetali e da insetti utili alla distruzione dei parassiti.
Come clienti, non sentitevi mai fidelizzati al punto da smettere di porvi domande in merito all’origine e alle caratteristiche qualitative del prodotti. Cercate una maggiore connessione con i produttori agricoli biologici diretti, con le piccole aziende certificate, formate da agricoltori e allevatori virtuosi che il contatto con la natura non l’hanno mai perso, che da sempre rispettano l’ambiente e gli animali, non solo per imposizioni di regolamenti comunitari ma per bontà di spirito e etica personale, che ci credono, proprio come voi.
In ogni caso, passando al versante più “tecnico”, per riconoscere la validità di una certificazione occorre sapere che deve essere presente un’etichetta con sopra scritto “Proveniente da agricoltura biologica – regime di controllo CEE, controllato dall’organismo di controllo X”. A questa dicitura poi, deve segue un codice di riconoscimento del prodotto che indica il Paese di provenienza, la sigla dell’organismo di controllo, il codice del Produttore, la trasformazione del prodotto e, per finire, il numero di autorizzazione alla stampa delle etichette che viene rilasciato dall’organismo di controllo per i quantitativi di produzione accertati.
Quali sono dunque i vantaggi del vero biologico? I prodotti biologici sono una fondamentale risorsa per l’uomo perché totalmente privi di residui tossici; la loro produzione contribuisce alla riduzione drastica del consumo energetico necessario per la produzione dei prodotti chimici di sintesi, preserva l’ambiente e l’autentico benessere dell’uomo.